L’edificio si colloca in un contesto prevalentemente residenziale, nell’ambito di un piano urbanistico di ampliamento comunale degli anni 60-70.
L’intento del progetto era quello di operare una riqualificazione energetica dell’edificio, che operasse anche da recupero del patrimonio, una modernizzazione che renda riconoscibile l’intervento senza decontestualizzarlo. La scelta del rivestimento in doghe PREFA® rappresenta la soluzione architettonica e tecnica caposaldo dell’obiettivo prefissato. La doga X infatti, con il suo effetto screziato, è caratterizzata da un gioco di chiaro e scuro che in questo progetto richiama l’effetto del rivestimento in quarzo che caratterizza l’edificio e molti degli altri immobili presenti in zona. Il colore chiaro scelto, quasi bianco, crea un forte contrasto materico e cromatico con le facciate “minori” del palazzo, che sono state trattate con posa di un cappotto classico finito in spatolato.
Il risultato ottenuto dal contrasto di colori e di materiali è dinamico e non scontato, ed è anche specchio del progetto energetico studiato per l’edificio: ad ogni cambio di materiale di finitura corrisponde, infatti, un diverso pannello di coibentazione posato. I balconi sono coibentati con panelli di resina fenolica da 10 cm finita in spatolato, colorati di rosso o di bianco a seconda della composizione architettonica. Le facciate “minori” sono caratterizzate da cappotto in pannelli di EPS da 14 cm mentre le facciate in doghe presentano la posa di un cappotto meccanico, in cui la lana di roccia semirigida da 16 cm va ad appoggiarsi sulle staffe di sostegno della sottostruttura della doga stessa, ancorandosi alla parete tramite tasselli. La sfida principale è stata quella di integrare in questo nuovo sistema anche gli elementi funzionali dell’edificio; ad esempio, i pluviali sono stati realizzati ad incasso in maniera tale da renderli meno visibili garantendone comunque una semplice manutenzione e la pensilina di ingresso è stata riprogettata demolendo quella esistente per renderla più funzionale.