Al fine di adattare la struttura alle sue funzioni, l’edificio destinato al trattamento rifiuti è stato suddiviso in quattro corpi di fabbrica ben distinti che hanno il compito di esplicitare in esterno le differenti funzioni dell’impianto: la fase di ingresso – la fase di preselezione – la fase di trattamento – post-trattamento e stoccaggio – zona uffici e officina. I quattro blocchi vengono unificati attraverso un tetto verde, che veicola l’idea di un lotto agricolo “innestato” all’interno di un bacino industriale. La copertura rappresenta quindi un proseguo del territorio agricolo; ingloba il volume industriale, dialoga e lascia un segno. Per sottolineare la precisa intenzione di creare due fronti principali, la copertura verde viene inclinata in direzione nord-sud, in modo tale da lasciare emergere dal terreno i prospetti sud ed est. I volumi dei blocchi funzionali sono quindi immaginati come grandi zolle di terra rossa, “la terra del Salento”, e la grande copertura verde ricoperta di vegetazione rappresenta la naturale rifioritura a seguito dell’aratura del terreno. Per questa ragione le zone che emergono dalla copertura verde, sono protette da una doppia pelle in lamiera di alluminio sulle tonalità del bronzo, per richiamare i colori e le sfumature del territorio salentino. Lo spazio verde che si viene a creare non è fine a sé stesso ma risulta uno spazio attivo, di collaborazione con il mercato floricolo, ma anche di fruizione da parte di esterni e visitatori dell’impianto.