La Rocchetta fu la dimora del conte Cesare Mattei, letterato, politico e medico autodidatta fondatore dell’elettromeopatia, pratica fondata sull’omeopatia. Il 5 novembre 1850 viene posta la prima pietra della Rocchetta e già nel 1859 è considerata abitabile, tanto che Cesare Mattei non se ne allontana più. Durante la guerra le truppe tedesche danneggiano gli interni dell’edificio, tanto che, a conflitto ultimato, l’ultima erede, Iris Boriani, non riuscendo a vendere la Rocchetta, la offre gratuitamente al Comune di Bologna, che però non accetta la donazione. Nel 2006 la Fondazione della Cassa di Risparmio in Bologna ha ufficialmente annunciato l’acquisizione della Rocchetta Mattei.

Inizia un lungo periodo di restauro del bene che si apre con una prima fase di rilievo strumentale di tutte le porzioni della Rocchetta e con un accurato processo di diagnostica dei paramenti interni e dei relativi affreschi e decorazioni. Il nostro lavoro rientra in questa prima analisi e prevede l’elaborazione di una vasta documentazione realizzata tramite la tecnica della fotogrammetria digitale volta alla rappresentazione di gran parte degli ambienti interni decorati o affrescati. Gli elaborati realizzati hanno rappresentato la base per le indagini idonee a definire lo stato di conservazione dei paramenti e il loro successivo restauro. La realizzazione dei fotopiani e delle ortofoto ha permesso di ottenere gli elaborati bidimensionali sui quali è stato possibile eseguire misure per la restituzione grafica degli affreschi semplificando le successive operazioni di mappatura, di analisi dei degradi e di computazione delle aree da restaurare.